Per qualunque paziente è un dubbio amletico, una domanda degna del famoso detto “Essere o non essere? Questo è il dilemma”.
Per prima cosa, rifacendomi ai vari studi ed articoli in merito, posso affermare che lo spazzolino elettrico è molto efficace nel pulire i denti, aiuta il paziente nell’igiene a casa e ne facilita il compito, riducendo gli errori di spazzolamento (gli studi scientifici concordano nell’affermare che gli spazzolini elettrici rimuovono meglio la placca, riducendo il rischio di carie e la probabilità di sviluppare gengiviti). Infatti, esso imprime alla testina oscillazioni e movimenti molto più rapidi di quanto sia possibile ottenere con uno spazzolino manuale.
Bisogna anche dire però che lo spazzolino manuale, se viene correttamente usato, è altresì efficace nel detergere i nostri denti.
Di sicuro, per chi non è in grado di eseguire dei movimenti corretti con lo spazzolino manuale, mi riferisco soprattutto alle persone anziane ma anche ai bambini, consiglio di utilizzare uno spazzolino elettrico.
È compito del professionista, comunque, dare il giusto consiglio su quale strumento usare per lavare i denti, secondo le caratteristiche individuali.
Per entrambe le tipologie di spazzolini, la durata dello spazzolamento deve essere di almeno due minuti. Bisognerebbe, se possibile, lavarsi i denti dopo ogni pasto, ma comunque almeno due volte durante il giorno (mattino e sera).
Quale è la tecnica per spazzolarsi i denti? Quale spazzolino comprare?
SPAZZOLINO MANUALE: la marca non è importante e, stabilita la giusta consistenza delle setole grazie al consiglio dell’igienista, conta come lo si utilizza. Le tecniche sono diverse a seconda dell’età del paziente, della manualità, delle caratteristiche della gengiva e dei denti.
La tecnica più appropriata dipende dalle caratteristiche sopra elencate.
Il movimento base per un paziente con nessun problema particolare è quello di posizionare a 45° gradi la testina dello spazzolino in parte sulla gengiva e in parte sul dente e di eseguire, esercitando una leggera pressione, un movimento (movimento rotatorio) dalle gengive verso i denti circa 4-5 volte prima di spostarsi e ripetere gli stessi passaggi.
Occorre ricordarsi sempre di pulire sia la faccia esterna sia quella interna dei denti e anche la superficie occlusale (cioè dove si mastica).
Lo spazzolino va cambiato quando le setole iniziano a spaiarsi e a scolorirsi e indicativamente ogni 3-4 mesi.
Ai bimbi piccoli (circa fino ai 6 anni in base anche alla manualità), si consiglia di far chiudere le arcate e di eseguire dei cerchi che partono dalle gengive dell’arcata superiore e raggiungono quelle dell’arcata inferiore con una leggera pressione. È importante che lo spazzolino abbia la testina piccola e le setole molto morbide.
Ultima cosa, ma non per importanza, le setole dello spazzolino devono essere ULTRA-MORBIDE, MORBIDE (entrambe per gengive delicate e/o denti sensibili) o MEDIE.
Le setole DURE sono bandite perché oltre a non essere più efficaci, tendono ad abradere e danneggiare le superfici dei tessuti.
SPAZZOLINO ELETTRICO: oggi, nel mercato sono disponibili numerosissimi tipi di spazzolini elettrici, che differiscono per forma, prezzo, dimensioni della testina, tipo di setole, meccanismo di funzionamento. Sono tutti molto efficaci nella loro azione di rimozione della placca e ci sono modelli sia per gli adulti che per i bambini.
Descriverò le due principali tipologie di spazzolini che adottano tecnologie differenti e che sono anche le più utilizzate.
Tecnologia tridimensionale 3D (rotante, oscillante e pulsante): questi spazzolini hanno un’azione meccanica e sono dotati di una testina rotonda che unisce al movimento rotatorio sia pulsazioni (la testina “picchietta” sulla superficie del dente per disgregare lo “sporco”) che oscillazioni (rapidi movimenti della testina in due direzioni sullo stesso asse). In questo modo lo spazzolino elettrico avvolge ogni singolo dente e garantisce un‘eccellente rimozione della placca lungo il bordo gengivale, per una pulizia precisa e delicata sulle gengive.
Tecnologia sonica e ultrasonica (nuova generazione): questi spazzolini hanno un’azione meccanica e idrodinamica. La testina non è arrotondata ma ha una forma simile alla testina di uno spazzolino manuale. Le punte delle setole compiono micro-movimenti oscillando con elevata frequenza. Si riproduce il movimento ampio e naturale dello spazzolino dall’alto verso il basso, creando un’azione pulente dinamica che produce una miscela di dentifricio e saliva, un fluido schiumoso che si diffonde e deterge lungo il margine gengivale e tra un dente e l’altro.
Gli spazzolini a tecnologia ultrasonica presentano una frequenza di oscillazioni superiore a quella sonica.
Come si usano?
Per pulire la faccia esterna e interna dei denti occorre appoggiare la testina in parte sul dente e in parte sulla gengiva e lasciarla per 4-5 secondi avendo cura di effettuare un movimento lento che permetta alle setole di arrivare a detergere tra un dente e l’altro.
Bisogna ricordarsi sempre di non inclinare la testina poiché le setole vanno tenute a 45 gradi rispetto al piano dei denti.
Dopo aver deterso un’arcata, occorre pulire anche la superficie occlusale (utilizzata per masticare).
Come per lo spazzolino manuale, esistono testine con setole morbide e con setole medie.
La testina va cambiata normalmente dopo circa 3 mesi, quando le setole iniziano a scolorirsi.
Il mio consiglio, tra i tanti modelli più o meno costosi, è di utilizzarne uno che possegga come caratteristiche almeno il timer, il sensore di pressione (è molto utile perché avvisa se la pressione esercitata è eccessiva, in questo modo non corriamo il rischio di danneggiare i tessuti) e differenti modalità di spazzolamento/programmi (ex pulizia quotidiana, pulizia delicata, pulizia in profondità ecc).
Sia lo spazzolino elettrico che quello manuale, per quanto efficaci, non sostituiscono l’utilizzo dello scovolino e/o del filo interdentale.